La storia di Giulia e della sua Iulia Barton – Inclusive Fashion Industry: “Tutto è iniziato quando avevo 6 anni e mio fratello ebbe un brutto incidente”.
Sono Giulia Bartoccioni CEO/Founder della prima agenzia e piattaforma di moda inclusiva al Mondo che si occupa di promuovere la bellezza e la moda attraverso la diversità e la disabilità. La moda per me è sempre stata sinonimo di cambiamento, per questo sono stata spinta a rivoluzionarne i codici, ma tutto il mio progetto nasce da un dramma familiare che ho deciso di raccontare a Donna Glamour per il progetto VoceDonna.
Vi racconterò cosa è successo e come ho aperto gli occhi a un nuovo mondo.
Come è iniziato: l’incidente di mio fratello
Quando avevo 6 anni, durante i giorni di vacanza estiva, mio fratello ha avuto un brutto incidente proprio davanti ai miei occhi. Aveva solo 17 anni e un tuffo in piscina gli ha provocato una lesione al midollo spinale che lo ha costretto a vivere in sedia a rotelle.
È stato un periodo complicatissimo, fatto di anni di assestamento ad una nuova vita.
Subito dopo l’incidente ci siamo trasferiti a Firenze, città in cui mio fratello è stato immediatamente ricoverato e dove ha intrapreso il suo percorso di riabilitazione. Siamo stati sempre una famiglia molto unita e questo legame ci ha permesso di superare un momento cosi tragico e di trasformarlo quasi in un percorso di rinascita.
Il primo lavoro e la prima sfilata
Nel 2005 mio fratello ha creato una Fondazione che si occupa di finanziare la ricerca scientifica sulle lesioni midollari, la mia esperienza a livello professionale è iniziata proprio in quel momento: da giovanissima ho iniziato a lavorare all’interno della Fondazione come event manager.
La passione per il mondo degli eventi, e in particolare a quelli di moda, mi ha rapito cosi ho dato vita ad un nuovo progetto, quello di “moda inclusiva”. Nel 2010 ho portato per la prima volta donne e uomini con disabilità in passerella insieme a modelle professioniste, creando un format del tutto nuovo e mai sperimentato.
La prima sfilata ebbe un enorme successo, nonostante le difficoltà legate sia alla logistica che all’idea di proporre un modello di bellezza differente, in uno mondo chiuso come quello della moda. Dopo varie edizioni l’evento è stato ospitato alla New York Fashion Week e in questa occasione ho capito che tutta questa nuova realtà non poteva essere gestita da un organo come una Fondazione. Da qui è nata la mia azienda, nel 2016.
La Iulia Barton – Inclusive Fashion Industry
Iulia Barton, presente anche sui social con un profilo Instagram da 10 mila follower, seleziona donne e uomini con ogni tipo di disabilità da tutto il mondo, con lo scopo di trasformarli in modelli professionisti. Attualmente abbiamo circa 40 modelli/e inclusivi che vengono formati e preparati per passerelle internazionali, anche all’interno delle più importanti fashion week come Milano, Parigi, New York e Roma.
La bellezza non si limita al solo aspetto fisico, anche se certamente nel mondo della moda è un elemento fondamentale, ma a mio avviso è strettamente connessa al concetto di consapevolezza e di percezione di si se, dei propri punti di forza e soprattutto delle proprie imperfezioni.
Avere la possibilità di riscoprirsi e mettersi in gioco, superando e accettando i propri punti deboli, ho scoperto essere fondamentale per dare maggiore forza a donne che pensavano di non poter più essere attraenti e femminili e di non essere adatte ad indossare un abito di alta moda o una scarpa col tacco. Questo è stato un dettaglio significativo nel mio percorso professionale ed è ciò che mi conferma ogni volta che la strada che sto percorrendo è quella giusta.
Oggi sono felice, il mio percorso è quello giusto
L’inclusione è un lungo percorso e ad oggi sono felice di poter affermare di sentirmi totalmente realizzata sia personalmente che professionalmente. Ricevere quotidianamente messaggi da donne che si sentono di nuovo vive grazie all’attività che sto portando avanti è il mio successo più grande e ciò che mi ispira sempre più a creare nuovi progetti.